2 aprile 2014

O bianco o nero

In questa società non ci possono essere vie di mezzo. Una cosa o è bianca o è nera. Si ha la necessità di etichettare e definire sempre tutto, perché l'indefinito ci mette a disagio.

E allora se una donna gioca a calcio o fa box, se va in motocicletta, se indossa sempre i pantaloni e poco le gonne, se non ha portamento, se mette sempre le scarpe da ginnastica, come la si definisce? Un maschiaccio....non una donna che segue le sue passioni in maniera spontanea e naturale, non una donna con caratteristiche sue proprie che la rendono unica e la contraddistinguono dagli altri esseri umani, ma un maschiaccio. Viene cioè paragonata al maschio. Una femmina a cui manca qualcosa del proprio genere, che vuole imitare l'altro sesso.

Del resto altri termini nel dizionario non ci sono e allora ci si adegua: o maschiaccio o poco femminile. Non so perché ma entrambi mi danno l'idea di qualcosa di negativo, di poco normale.
Raramente si riesce a parlare di caratteristiche di un “essere umano” ma quasi sempre o di “donna” o di “uomo”. Ogni inclinazione naturale deve per forza appartenere a uno dei due generi.
E quindi ritornano sempre gli stereotipi di genere che ci accompagnano fin dall'infanzia.
 

Girando un po' su internet mi sono imbattuta nella richiesta di aiuto di una mamma disperata perché la figlia è un maschiaccio: la frase che mi ha colpito di più è <Finché era bambina pazienza, ma adesso sarebbe tempo di diventare un poco più femminile>.
Quel “sarebbe tempo” racchiude tutto un mondo, è esattamente il motivo per cui ho sentito la necessità di scrivere questo blog.
Le sagge risposte a questa richiesta di consigli? Dai, non è così grave (c'è di peggio nella vita); vedrai che col tempo cambia (ah, meno male, si può guarire); vedrai che appena si innamorerà di un uomo scoprirà la sua femminilità (effettivamente in fin dei conti siamo animali, ostentare femminilità o mascolinità equivale al pavone maschio che fa la ruota o allo scimpanzé femmina che si fa diventare rosa il sedere quando è in calore); appena capirà cambierà da sola (ma capire cosa?); ma almeno nei gusti sessuali è femminile? (giusta preoccupazione, maschiaccio e lesbica assieme, povera mamma).
Ma la risposta migliore è questa: <vedrai che il tempo la farà maturare>.
Propongo un esame di maturità obbligatorio per tutte le femmine, da farsi a circa 20 anni: trucco e parrucco, camminata coi tacchi, abbigliamento giorno e notte.

Ah, a chi interessasse, ho scoperto QUI un vademecum per come diventare un perfetto maschiaccio (sì perché non è un'inclinazione naturale, ma può capitare di svegliarsi una mattina e decidere di diventarlo).

Ognuno tragga le sue conclusioni...lo stereotipo nello stereotipo.
Da oggi comincio ad esercitarmi nella gara di rutti, per non essere da meno...

Nessun commento:

Posta un commento